sabato 4 gennaio 2014

Il peso delle parole

Una cara amica - Tonina Santi (la sua lettera è riportata nei commenti) -  mi scrive indignata per l'articolo di Guido Ceronetti pubblicato su Repubblica.it in cui l'autore si scaglia contro l'uso del termine femminicidio, arrivando a definirlo "orripilante". 

Dopo aver letto un paio di volte l'articolo, devo confessare che la motivazione di tale astio nei confronti di una parola che viene oggi riportata in tutti i principali vocabolari continua a sfuggirmi. Ma questo non è importante. Potrei essere io a non essere culturalmente adeguata ad interpretare la dotta disquisizione di Ceronetti, al quale, evidentemente non interessa che sull'uso del termine femminicidio si sia espressa favorevolmente anche l'Accademia della Crusca .