Questa volta però il M.O,C. non è passato inosservato, come sempre accade. Dopo lo sdegno in diretta di Lilli Gruber, il tam tam della rete ha allargato le reazioni al mondo dell'associazionismo femminile e non solo, arrivando a chiedere l'intervento del Ministro dell'Istruzione. La denuncia convinta e appassionata ha dato i suoi risultati: l'Osservatorio ha avviato un confronto con le associazioni femminili su questo tema.
Ma perchè è importante che i relatori ad un convegno non siano solo uomini? Per dare modelli femminili alle ragazze che si affacciano al mondo del lavoro; per dare riconoscimento e visibilità al talento delle donne; per offrire esperienze e punti di vista diversi, la cui diversità è anche diversità di genere. E sì, però, i relatori si scelgono in base al ruolo e alle competenze e se sono uomini... A questa obiezione risponde bene l'appello lanciato da Wired in relazione allo Young Factor: "A chi obietta che i relatori sono tutti Presidenti e Amministratori di banche e giornali e sono tutti uomini, si può e si deve rispondere che non è richiesto da nessuno che a parlare siano solo i vertici, questo fa bene solo alle relazioni personali dell’organizzatore, non a chi ascolta. Vi sono eccellenti seconde e terze linee che si possono invitare al fine di ripristinare un equilibrio di genere fondamentale in assoluto e a maggior ragione di fronte ad una platea di giovani. Quale futuro vogliamo per loro? Un futuro in cui il monopolio del potere e della visibilità sarà ancora e sempre nelle mani degli appartenenti di un genere?"
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